La notizia rriva da La Repubblica: il 25 febbraio un incendio di origine dolosa ha distrutto le voliere del parco naturale di Cumiana, nel torinese, facendo perdere le tracce di 40 uccelli rapaci. L’ azione, per la quale sono state utilizzate 20 molotov, sarebbe stata rivendicata dall’ Animal Liberation Front: “Questo è per gli animali imprigionati” è la scritta trovata dai carabinieri che indagano sul rogo.
I volatili coinvolti sono poiane, falchi e gufi. Liberi di giorno, la notte questi rapaci vengono ricoverati in apposite voliere e trespoli. Le cariche incendiarie, bottiglie da 1 litro e mezzo di benzina innescate da zampironi collegati a fiammiferi e tavolette di diavolina per caminetto, hanno dato fuoco anche ad un capannone e all’ ingresso degli uffici del parco. Un principio di incendio si è avuto anche nella casetta di uno dei guardiani. I danni, secondo una prima stima della proprietà, ammonterebbero a 700-800 mila euro.
LO ZOOM TORINO
Inaugurato da un paio d’ anni nei pressi dei laghi di Cumiana, lo Zoom Torino è il primo zoo immersivo d’ Italia. Si tratta di un concetto innovativo di zoo, basato sulla ricostruzione dell’ habitat naturale degli animali, che vivono quasi in stato di libertà. Copre una superficie di circa 180 mila metri quadrati e al momento ospitava soltanto i volatili rapaci e alcune tigri, che però non sono rimaste coinvolte nel blitz animalista. La struttura, che doveva aprire al pubblico nel prossimo mese di aprile, impiega in tutto 20 biologi e veterinari, oltre una sessantina di lavoratori stagionali.
LE INDAGINI
I carabinieri della Compagnia di Pinerolo, arrivati sul posto, sono impegnati nella ricerca delle carcasse degli uccelli che al momento non si trovano, come anche non sono stati rinvenuti gli anellini che gli uccelli portavano ad una zampa e con i quali venivano assicurati ai trespoli durante la notte. Sono stati invece trovati diversi ricci morti, che avevano la tana proprio nel terreno coinvolto nell’ incendio. Salva l’ aquila ospite dello zoo.
LE IPOTESI SULLA MORTE DEI RAPACI
La voliera dei rapaci è andata completamente distrutta ma, per motivi di sicurezza, non è stato ancora possibile rimuovere tutte le macerie. L’ ipotesi, al momento, è che gli uccelli siano stati portati via, ma, secondo il falconiere del parco, sarebbero comunque destinati a morire. “Se fossero stati liberati qui li avremmo ritrovati subito, perchè sono addestrati a ritornare in quella che è la loro casa – spiega -, perciò starebbero tuttora volando nella zona, purtroppo non è così. O sono bruciati oppure sono stati presi e liberati da qualche altra parte. Questi animali non sono abituati a procacciarsi da soli il cibo per cui vivranno ancora pochi giorni“.
IL PROPRIETARIO DELLO ZOO
Il proprietario dello Zoom Torino, Gianluigi Casetta spiega: “E’ stato un attacco criminoso compiuto da persone poco informate su quello che stiamo facendo. Il progetto di Cumiana, che prevede un investimento di circa 20 milioni di euro, consiste infatti nel dare vita al primo zoo moderno d’ Italia con tanto di centro conservazione specie e laboratori per la formazione di biologi e veterinari“.
Sono in corso analisi anche sulle cariche incendiarie utilizzate dagli attentatori. Al momento i carabinieri hanno trovato 5 focolai d’ incendio e 2 molotov inesplose.
L’ ALF
L’ Alf, Animal Liberation Front, opera in tutto il mondo “contro lo sfruttamento e l’ abuso degli animali“. Nata in Inghilterra, negli anni ’70, e’ celebre per le sue azioni. In Italia si è resa protagonista, nel 2002, del furto di un centinaio di cani beagles dall’ allevamento Morini di San Polo d’ Enza, in provincia di Reggio Emilia.
LA CONDANNA DELL’ ENPA
Sull’ azione dimostrativa dell’ Alf si è pronunciato l’ Enpa, Ente protezione animali, criticando duramente il gesto: “Un’ inaudita violenza. Quanti si nascondono dietro la sigla Alf non fanno altro che rafforzare chi lucra sulla prigionia degli animali. Nessuno ha il diritto di atteggiarsi a Robin Hood degli animali e compiere atti che confinano le istanze animaliste nell’ambito dell’ illegalità. Chiunque sceglie questa strada deve assumersi la responsabilità ed essere consapevole di costringere le battaglie animaliste in un vicolo cieco“.
Quanto allo zooparco in questione, l’ Enpa ha mosso qualche critica anche agli organizzatori e ai gestori: “Sono specializzati nella ricostruzione scenografica di singole porzioni dell’habitat naturale, una rappresentazione fittizia concepita per renderli gradevoli ai visitatori paganti e non certo per tutelare il benessere degli animali“.
Luca 2 Marzo 2009 il 01:06
azione inutile e dannosa , se si sa che nello zoo gli animali stanno male si fa una denuncia , non si da fuoco a tutto ( soprattutto considerando che adesso i rapaci saranno probabilmente tutti morti)