Il Darwin Day trasformato in una querelle: ci sono animali vivi esposti al Palaexpo di via Nazionale a Roma, messi lì per la mostra “Darwin 1809-1909” che festeggia il bicentenario del famoso scienziato. La mostra, aperta il 12 febbraio, proseguirà fino al 3 maggio. Sicuramente un inizio non particolarmente incoraggiante per i curatori della kermesse scientifica, che si sono visti attaccati da diverse associazioni ambientaliste e per la difesa degli animali. A denunciarlo è LaZampa.it, rubrica dedicata agli animali del quotidiano La Stampa.
L’ ATTACCO DELLE ASSOCIAZIONI
L’ ufficio legale della Lav (Lotta Anti Vivisezione) ha subito diffidato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’ assessore alle politiche culturali Umberto Croppi e l’ azienda speciale Palaexpo Palazzo delle Esposizioni, nella persona del Presidente Ida Granelli, dall’ esporre animali.
L’ esposizione violerebbe infatti il regolamento comunale a tutela degli animali e potrebbe anche configurare il reato di maltrattamento di animali. Le guardie zoofile dell’ Enpa di Roma accerteranno se la mostra “ha i requisiti di legge necessari per tali manifestazioni“.
LA RISPOSTA
Questa la replica da parte del curatore della mostra: “Gli animali non soffrono affatto. Le teche che li ospitano superano addirittura i margini previsti dalle convenzioni internazionali in fatto di mantenimento di animali. E d’ altronde questi animali non potrebbero tornare in libertà perchè hanno sempre vissuto in cattività e quindi soccomberebbero. Tutti gli esemplari esposti, infatti, sono stati sequestrati da una detenzione illegale di privati, tra circhi e appartamenti, dove hanno subito maltrattamenti“. Sono le parole del curatore scientifico della mostra, Telmo Pievani nel commentare la diffida della Lav a usare animali vivi nel percorso espositivo.
GLI ANIMALI ESPOSTI
Protagonisti della querelle sono un armadillo villoso maschio, una iguana verde, alcune testuggini e rane dai colori sgargianti, queste ultime provenienti, a differenza di altri animali esposti, dal rettilario del Bioparco e nate nell’ ambito di un progetto internazionale di riproduzione per le specie minacciate dall’ estinzione. Tutti gli animali sono affidati al Bioparco.
“Gli habitat sono quelli originali propri dell’ animale – avverte Pievani – e le teche che li custodiscono sono anche più grandi di quelle dove starebbero al Bioparco. Quindi stanno bene. Anche la mostra che faceva tappa a New York al Museum of Natural History presentava animali vivi e non abbiamo riscontrato nessun problema per la loro salute“.
IL COMMENTO DELLA LAV
“La forza del messaggio darwiniano non può essere calpestato da eventuali violenze sugli animali, né questi devono essere sviliti e ridotti al pari di belle statuine in mostra“, dichiara la Lav.
«Assoggettare tutto questo alle esigenze di una pur importante mostra dedicata a uno scienziato, non è coerente con le regole che la Capitale si è data e non aggiungerebbe nulla all’opera di Darwin. In alternativa si possono utilizzare filmati o altre riproduzioni in grado di rappresentare o simulare le teorie dello scienziato, che indubbiamente sarebbero graditi dai visitatori, molti dei quali saranno giovani studenti per i quali il rispetto degli animali deve essere un valore da poter apprezzare anche in una mostra».