101 immagini magistrali realizzate da 58 fotografi, tra cui 4 italiani. Dal 7 febbraio al 29 marzo “Madre Terra”, la mostra di National Geographic Italia a cura di Guglielmo Pepe, torna al Palazzo delle Esposizioni di Roma dopo il grande successo dello scorso anno in occasione del decennale del magazine.
I POLI E I CONTINENTI
La mostra è strutturata come un viaggio attraverso i continenti e i poli e propone alcuni tra gli scatti più straordinari realizzati dai fotoreporter della rivista National Geographic Italia.
Dedicata alla salvaguardia del Pianeta, “Madre Terra” vuole indicare – grazie alla forza delle immagini – i luoghi in cui sono più evidenti le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici, affinché vengano salvaguardate le bellezze e le biodiversità, la ricchezza dei territori e dei mari, la sopravvivenza delle popolazioni umane e animali.
Nella precedente mostra veniva proposto un viaggio fotografico con i quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra).
La nuova esposizione suggerisce invece un percorso diverso che si sviluppa in Africa, nelle Americhe, in Asia, Europa, Oceania e nei Poli. Attraversando zone polari e foreste, praterie e deserti, montagne, oceani, mari, i fotografi di National Geographic testimoniano le condizioni di vita di animali protetti e a rischio di estinzione, di habitat spesso minacciati dallo sviluppo e dallo sfruttamento del territorio, di popoli e gruppi umani che vivono in situazioni ai limiti della sopravvivenza.
Ma le immagini esaltano anche le meraviglie del mondo, dove animali ed esseri umani convivono in scenari straordinari, aree spesso magnifiche e ancora poco contaminate.
CONTRO IL DEGRADO DEL PIANETA
Grazie alle immagini – in gran parte inedite per il magazine – i visitatori potranno percorrere un itinerario ideale che li porterà a scoprire i territori degli orsi grizzly dell’ Alaska e quelli del panda gigante, le foreste equatoriali e le Alpi italiane, le praterie nordamericane e quelle australiane, i deserti nordafricani e i mari tropicali, il Mediterraneo e gli Oceani, le tigri in India e gli elefanti in Africa. La galleria fotografica documenta le aggressioni dello sviluppo urbano, i problemi di conservazione di zone protette ma sempre a rischio e le condizioni di vita, le abitudini, le sofferenze e le speranze degli esseri umani nelle più diverse zone del Pianeta. Ci sono molti modi per proteggere il nostro Pianeta, talvolta bastano anche semplici gesti quotidiani.
GLI AUTORI DELLE FOTOGRAFIE
I 58 autori che espongono sono tra i migliori della fotografia mondiale e nazionale: William Albert Allard, James P. Blair, Sisse Brimberg, Jodi Cobb, Bill Curtsinger, David Doubilet, Nicole Duplaix, David Edwards, Peter Essick, John Eastcott and Yva Momatiuk, Melissa Farlow, Alessandro Gandolfi, Annie Griffith Belt, David Alan Harvey, Fritz Hoffman, Ralph Lee Hopkins, Chris Johns, Lynn Johnson, Ed Kashi, Mattias Klum,Tim Laman, Frans Lanting, Gerd Ludwig, Pascal Maitre, Steve McCurry, David McLain, Gideon Mendel, George F. Mobley, Albert Moldway, Michael Nichols, Paul Nicklen, Flip Nicklin, Alberto Novelli, Richard Olsenius, Randy Olson, Carsten Peter, Steve Raymer, Nicolas Reynard, Reza, Norbert Rosing, Susie Post Rust, Sandro Santioli, Joel Sartore, Brian J. Skerry, James L. Stanfield, George Steinmetz, Maria Stenzel, Brent Stirton, Paul Sutherland, Medford Taylor, Roy Toft, Tomasz Tomaszewski, Stefano Unterthiner, Gordon Wiltsie, Steve Winter, Cary Wolinsky, Michael S. Yamashita e Christian Ziegler.