UE, via libera agli OGM e alla coltivazione di nuovi organismi geneticamente modificati

di Redazione 387 views0

 La Commissione europea spinge sull’acceleratore le procedure di autorizzazione per l’utilizzo degli OGM in Europa e apre la porta per la prima volta alla possibilità di coltivare nuovi organismi geneticamente modificati, con tutte le conseguenze ambientali, economiche e sociali che questo comporta. La notizia è stata diffusa dall’Ansa venerdì.
Nonostante l’ opposizione – praticamente isolata – di Stavros Dimas, che aveva chiesto ai colleghi di rifiutare le autorizzazioni di Ogm per le semine, la Commissione europea ha proposto di autorizzare nell’ UE due mais biotech per la coltivazione: il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della Pioneer.

Alla luce di 11 studi forniti da Bruxelles, anche l’ Agenzia UE per la sicurezza alimentare (EFSA) ha espresso due pareri favorevoli in merito.
Fra sei settimane, quando la proposta arriverà sul tavolo del Comitato di autorizzazione sugli OGM, saranno i 27 stati membri a dover prendere una posizione specifica.

Legambiente si è subito mobilitata e ha chiesto agli stati membri di “scongiurare le autorizzazioni, esprimendo un voto negativo“. Per l’ associazione si tratta infatti di un fatto grave. Ma il pacchetto di misure varato da Bruxelles non si limita qui: è stata infatti avanzata la proposta di respingere la richiesta della Francia di introdurre una clausola di salvaguardia per sospendere la coltivazione del mais biotech Mon810, autorizzato nel 1998.

Per quello stesso mais Bruxelles chiede invece la riapertura delle frontiere a Grecia e Bulgaria. Anche su questi dossier saranno i 27 governi europei a pronunciarsi.

Con queste mosse Bruxelles sembra voler dare un chiaro segno volto a superare lo stallo decisionale in materia di Organismi Geneticamente Modificati, obbligando gli stati membri a prendere chiaramente posizione su ciscun singolo dossier dopo anni di empasse. Si tratta anche di un chiaro segnale di apertura nei confronti di Stati Uniti, Canada e Argentina che, nonostante quanto sancito dalla WTO, avevano deciso di non adottare sanzioni unilaterali nei confronti dell’ Unione Europea per la lentezza delle procedure di autorizzazione degli OGM.

Ora si tratta di capire se la nuova posizione dell’ Europa sia in linea con l’ autorizzazione di nuovi prodotti biotech approvata lo scorso 4 dicembre. Il testo, frutto di mesi di riflessione, chiedeva una migliore valutazione a lungo termine dei rischi ambientali e socio-economici, con la possibilità per gli stati membri di creare delle aree OGM-free.

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